Il curriculum di Roberto Rinaldi


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Montanaro


L'eremo


In questo "eremo" ho vissuto per 5 mesi in totale solitudine per studiare il Vangelo apocrifo (gnostico) di Giovanni.

Per fare uno zaino di spesa dovevo fare per 6 ore fra sentiero e strada asfaltata, più altre 4 di corriera, ad andare e tornare. Uscivo alle 5 del mattino, e tornavo alle 9 di sera.


L'orto


Questo orto è stato costruito dal nulla in pieno bosco a 1000 metri, su un progetto mio.

Ci abbiamo messo appena tre settimane, senza tagliare nulla e studiando l'esposizione ottimale al sole.

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Sono vissuto per 14 mesi (marzo 2009 - maggio 2010) presso la Comunità degli Elfi dell'Appennini tosco-emiliano. E' composta da 8 eco-villaggi: Casa Sarti, Aldaia, Casetta bruciata, Pastoraio, Piccolo burrone, Gran burrone, Campoli ed Avalon, finalizzati all'auto sostentamento totale, più diverse case e terreni privati di Elfi che hanno messo su famiglia.

La comunità è formata da circa 160 residenti, per metà bambini molti dei quali nati sul posto, ma in estate si può arrivare a diverse centinaia di persone. Non ci sono capi: ogni decisione viene presa collettivamente in un cerchio dove tutti hanno diritto di parola, e le decisioni riguardanti tutta la comunità in una riunione detta "Cerchio della Valle", dove ogni villaggio manda il suo rappresentante più esperto. Pochi dispongono di una stanza propria per dormire, per lo più donne con bambini: i più dormono in camere comuni. A differenza di quanto si possa pensare non c'è promiscuità sessuale e consumo di droga e alcool: la maggior parte degli Elfi è in relazione chiusa e stabile con il/la propria partner e di cannabis ne gira veramente poca, comunque molta di meno che in città, e qualche birra. Di roba pesante non se ne parla proprio, e chi la porta viene allontanato in malomodo, spesso accompagnato da una bella porzione di legnate.

Ogni villaggio ha un grande orto, degli animali, una sorgente, un bosco da curare ed un frutteto. A parte Avalon, non c'è corrente elettrica, e quasi tutti i villaggi hanno i pannelli fotovoltaici. Il riscaldamento è a legna, così come la cucina. Non tutti hanno il bagno o la doccia. L'orto fornisce verdura fresca e conserve per l'inverno. Gli animali forniscono latte e derivati, uova, poca carne. Formaggio e ricotta vengono prodotti sul posto, così come il pane. L'olio viene fornito dal villaggio di Avalon, che ha un enorme oliveto. Tutto ciò che non si può produrre si compera con i proventi del Sun Spash, il più grande raduno reggae d'Europa, dove si producono le famose "pizze elfiche". Ogni villaggio ha l'obbligo di partecipare con almeno un abitante. Con quei soldi si acquistano quintali di pasta, graminacee, cereali, pomodori, zucche, miele e quant'altro per tutto l'anno, ed anche le reti per gli orti ed i tubi per l'acqua. Il resto viene comperato con soldi propri, risparmi o proventi da qualche lavoro a valle, e messo in comune con gli altri.

Cosa ho imparato dagli Elfi? Quasi nulla di esportabile nella vita di ogni giorno, lì si vive ancora nel 1800, ma ho acquisito un'umanità straordinaria, una capacità di relazione altrimenti impossibile. La vita "comune" segna per sempre.




Aldaia, in questa casetta ho passato l'inverno 2009 - 2010.





L'orto dell'Aldaia, grande più di un campo di calcio.





Una stanzetta dell'Aldaia.





L'Aldaia, la Casa comune.





L'Aldaia, la casa comune.





Avalon (foto trovata sul WEB)





Casa Sarti (foto trovata sul WEB)





La Cerchiaia (foto trovata sul WEB)





I Piani, nella valle del Limentrella.


© Roberto Rinaldi 2011 - cell. 3292183748 (Wind) - tri54este@yahoo.it

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